LA VIOLENZA SULLE DONNE CANTA

#sanremo#sanremogiovani

Nel mese di dicembre 2024 il rapper Tony Effe è stato prima invitato e poi allontanato dal concerto di Capodanno del Comune di Roma. La revoca dell’invito è avvenuta a seguito delle pressioni di alcuni gruppi di donne che hanno denunciato l’indecenza di concedere un palcoscenico pubblico a un autore di testi pieni di insulti sessisti e di incitamento alla violenza contro le donne. Poche, anche se chiare e significative, sono state le prese di distanza, ma imbarazzanti e in certi casi vergognosi i silenzi. Nel mondo della musica c’è stato anche chi l’ha difeso gridando alla censura, e lui ne ha approfittato rifacendosi con un concerto tutto suo, a pagamento. Voleva persino devolvere l’incasso alle associazioni delle donne, che però non hanno accettato soldi per lasciarsi insultare e minacciare di stupro.

Tony Effe rientra nella lista dei partecipanti di #sanremofestival 2025, Festival gestito dal servizio radiotelevisivo pubblico (RAI) che lo scorso anno è arrivato a 15 milioni di persone. Gli artisti devono avere la massima libertà di espressione anche quando è scomoda per qualche potente, ma altro è sfidare il potere e altro è accanirsi su chi il potere lo subisce. Tony Effe non contesta potenti né trasgredisce a norme sociali, al contrario avalla con la violenza, l’insulto e la minaccia l’ingiustizia alla base della società: il disprezzo per le donne.

Convalidare questo come “controcultura” rende ipocrite tutte le intitolazioni a Giulia Cecchettin e alle altre donne assassinate, anzi rinnova negli uomini quel senso di “licenza di uccidere” che ogni anno si concretizza in centinaia di femminicidi.

Questo particolare cantante non è il primo a esprimere misoginia violenta ma ne ha addirittura alzato il livello e non siamo disposte a soprassedere. Dal palco di Sanremo non si tollererebbero messaggi razzisti, omofobi o di intimidazione mafiosa. Prendiamo atto che l’odio per noi donne è ancora considerato un problema minore, di maleducazione. E non passa inosservato ai nostri occhi.

Le donne della rete femminista DICHIARIAMO

Cristina Gramolini, Roberta Trucco, Francesca Palazzi Arduini (Femminismi blog), Daniela Dioguardi, Stella Zaltieri Pirola, Laura Minguzzi, Anna Merlino, Anna Maria Bardellotto e Flaviana Meda (Se Non Ora Quando San Donà), Tiziana Adele Nasali, Tiziana Luise, Maria Castiglioni, Grazia Cerulli, Clelia Pallotta, Wilma Plevano, Cecilia Alagna (Lune e Lame – Collettivo di lesbiche e bisessuali), Susanna Dalla Longa, Sandra De Perini, Luciana Tavernini, Ilaria Baldini (Resistenza Femminista APS), Danila Giardina, Caterina Gatti, Anna Di Salvo, Doranna Lupi, Raffaella Cioffi, Ada Campa, Giovanna Camertoni, Vittoria Tola, Pina Mandolfo, Laura Giusti, Flavia Franceschini

firmano anche

Laura Fiore, Agnese Pepe, Enza Turco UDI Napoli

Monica Lanfranco – giornalista e formatrice

Claudia Corso

Rita Calabrese

Elena Di Liberto

Anna Marrone

Gisella Duci

Giovanna Ferrari

Anna Maria De Filippi

Angela Militello

Marina Leopizzi

Elisa Romano

Maria Fucarino, Francesca Squarcia, Valeria Quaglino, Veronica Benvenuto, Letizia Scuderi, Angelica Brandi (Lune e Lame – Collettivo di lesbiche e bisessuali)

Eliana Romano

M.Antonietta Dioguardi

Titti Federico

Annalisa Sansalone

Rita Giliberto

Flavia Bottaro

Lucia Bottaro

Marcella Sammarco

Maddalena Giardina

Elena Chiurato

Valentina De Santis

Giulia Poletti, Chiara Carpita (Resistenza Femminista APS)

Ester Rizzo

Stefania Piccialli

Laura Piretti

Serena Ballista

Giulia Potenza

Agata Schiera

Ida La Porta

Bice Grillo

Mimma Grillo

Francesca Traina

Gemma Infurnari

Francesca Martino

Rosy Garofalo

Mariella Pasinati

Silvia Miceli

Sefora Adamovic

Anna Furlan, Anna Carpenedo, Ornella De Nobili, Carmen Bardellotto, Lina Bardellotto,, Maura Carrer, Claudia Cuzziol, Paola Fanton, Paola Zanin, Adelaide Pellizzon, Elisabetta Bustreo, Daniela Finotto, Gloria Bastianetto (SNOQ San Donà)

Maddalena Robustelli

Manuela Ulivi

Paola Cavallari

Giusi Milazzo

Nunzia Scandurra

Elisa Fontanelli

Irene Capitelli

Roberta Anselmo

Rosanna Abbate Fabbri, Nelly Payano Taveras (Movimento per i diritti delle donne)

Nataniela Piccoli

Rita Podda

Silvia Benedetta Pellegrini

Stefania Macaluso

(in aggiornamento)

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